Caro Cristiano

Anche Nicola mi ha parlato delle belle faticate in montagna che avete fatto a Salice. A proposito di faticare, è più divertente faticare per salire in montagna o per fare i compiti a scuola? (e poi, accidenti, si è messo anche lo zio Lucio a farci faticare, con tutte le sue storie, le tecnologie da scoprire, le gomme bucate da riparare..). 
Secondo me sono tutte due divertenti. In montagna ti diverti a faticare perché c’è il sole e poi ogni tanto guardi in giù il panorama. Inoltre hai una meta da raggiungere. A scuola c’è anche lì il sole (un premio a chi sa dire chi sia!). Poi ogni tanto prendi un bel vo-to e lo puoi mostrare in giro come un bel panorama. Infine c’è una meta da raggiungere. Sai qual è? Accidenti! Mica sarà il tuo avvenire! 
Kosovo, Kosovo! Sai che nei Promessi Sposi Don Abbondio, mentre passeggia, bo-fonchia il nome di un filosofo e dice: Carneade, chi era costui? Da allora Carneade è di-ventato un personaggio. Senza Manzoni, sarebbe rimasto in un angolino di un librone di filosofia che nessuno avrebbe letto. E così per il Kosovo. Chi sapeva dov’era e cos’era il Kosovo?  E adesso tutti lo sanno, purtroppo per il Kosovo. 
Può darsi che alla lunga sia una fortuna per il Kosovo. Se la guerra finirà, se potran-no tornare a casa e, seppelliti e pianti i loro morti, tornare a vivere, forse avranno una vita migliore. Non è una consolazione. Dovrebbe essere un impegno. Fare in modo che la tra-gedia si risolva in un cambiamento del loro destino. Spero che sarà così. 
Lo è stato per noi dopo la seconda guerra mondiale. E forse i 4.000.000.000 $ di cui tu parli come prezzo per non far entrare la Russia in guerra saranno pochi per aiutare il Ko-sovo. Ma bisognerà trovarli. 

Ciao 

zio Lucio